Figli di un dio minore si possono considerare: gli svantaggiati, gli emarginati, i diversi, gli allontanati e quelli evitati, gli inferiori, i meno degni degli altri, i meno fortunati perché creati male da un dio minore. Insomma, per farla breve: gli inattivi sono figli di Geova o di un dio minore?
Fanno i piani per invitare tutti alla Commemorazione e si dimenticano gli inattivi.
Il vento soffia sul pendio della montagna e plana leggero come la brezza giù a valle, dove il gregge si sazia di un rigoglioso e verde pascolo. Il soffio del vento si fonde armoniosamente con lo scampanare di centinaia di pecore e del loro placido belare, creando nell’aria un suono melodioso d’altri tempi.
Gli agnellini succhiano, giocherellano, si rincorrono tra loro e dormicchiano ai piedi di mamma pecora. Il legno di quercia arde e riscalda l’ambiente. Il pastore mangiucchia il formaggio da lui affumicato con tanta maestria e passione. Il suo occhio è attento mentre vigila sulle pecore sparse ovunque sotto un cielo basso e screziato da nuvole soffici e pastose.
Gli inattivi non vi crederanno e non faranno nulla al riguardo se non fornite prove convincenti, se non tenete conto dei loro sentimenti, se non mostrate amore genuino e se non li aiutate ad analizzare e a raffinare i loro motivi con la Bibbia.
COMPRENSIVI
Il futuro dei fratelli dipende da come reagiscono alle parole della Bibbia e non alle vostre. Dire chiaro e tondo che il fratello ha quel tipo di problema, pur confermato dai fatti, non ha un effetto positivo. Di solito un approccio ragionevole ha più successo. L’anziano ragionevole tiene conto dell’ambiente, delle circostanze e dei sentimenti del visitato. “La sapienza è arrendevole” cioè “conciliante”, perciò un uso comprensivo delle Scritture può aprire il cuore e la mente dell’inattivo. Un tono sbrigativo e dogmatico chiude le porte dell’ascolto.