La vita è fatta di soddisfazioni e insoddisfazioni, piaceri e dispiaceri, contentezze e amarezze, felicità e tristezze, successi e fallimenti. Concentrarsi troppo sul mare dei nostri fallimenti può farci perdere di vista la riva, quel lembo di terra dove il mare dei nostri dispiaceri finisce.
Pietro e altri pescatori pescavano per vivere. Dopo una faticosa notte di pesca tornare a reti vuote era umiliante e deprimente, non solo per la fatica e per il tempo sprecato, ma anche perché la pesca era la loro attività principale e quindi il sostentamento per essi e le loro famiglie. All’alba, improvvisamente, appare loro Gesù che, accortosi della pesca infruttuosa, disse di ritornare a pescare e gettare la rete in un determinato modo. In effetti, “gettarono la rete, ma non la potevano più trarre a causa della moltitudine di pesci”. Giovanni 21:1-14
Spesso, Dio entra nella nostra vita quando meno ce lo aspettiamo. Forse non siamo ancora pronti per una determinata attività o per fare qualcosa che lui ci chiede. A volte, è proprio per questo motivo – non essere ancora pronti – che lui ci chiede di fare qualcosa per il nostro bene. Se fossimo preparati per fare una cosa, l’esito positivo potremmo attribuirlo solo a noi stessi e alla nostre capacità. La troppa sicurezza in se stessi potrebbe renderci meno pronti ad accettare i consigli ed eventuali correzioni. Oppure, se il risultato fosse negativo potremmo abbatterci per la delusione e la brutta figura, con il rischio di deprimerci ancora di più e allontanarci da Geova
A Pietro e ai suoi compagni, Gesù apparve in maniera inaspettata e in una circostanza non proprio favorevole, in un momento di pesca infruttuosa. Gesù non pescò con loro o per loro, non era suo compito. Nondimeno, fu con loro e si rallegrò con loro dell’abbondanza di pesci pescati. A un lavoro improduttivo, seguì un nuovo impegno e una nuova fatica: ritornare a pescare, gettare le reti e aspettare che le reti si riempissero di pesci.
Solo dopo un’ulteriore fatica e seguendo attentamente le semplici indicazioni che ci vengono date da Cristo, si ha il privilegio di fare “colazione” con lui. E non tanto per la pesca abbondante, quanto per la presenza costante e vigile di Gesù nei nostri riguardi. Cristo è sempre sulla riva della nostra vita e non manca mai di venirci incontro quando abbiamo bisogno. Quando siamo amareggiati e delusi dal comportamento altrui, dalle nostre debolezze o dai risultati infruttuosi delle nostre attività, sappiamo che possiamo sempre contare sull’aiuto incoraggiante di Geova, anche quando guardiamo di più il mare dei problemi e meno la riva dove i problemi cessano.
Anonimo
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Bello.
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