Perché alcuni rimuovono fatti che risultano inaccettabili e negano nelle forme più strane una esperienza che li riguarda e che conoscono molto bene?
Gli psicologi lo chiamano diniego, cioè il rifiuto di riconoscere esperienze penose e aspetti di sé. Si crede di vedere qualcosa che nella realtà non esiste. Se nell’infanzia il diniego può non essere pericoloso, invece nell’adulto darebbe il via a un serio problema. Sembra che alcuni negano di provare determinati sentimenti che non accettano attribuendoli ad altri. Si tratta di un meccanismo di difesa per proteggersi da ciò che viene percepito come una minaccia, un’aggressione. In genere viene utilizzato per proteggere la propria autostima.