Col termine «resistenza» in tempo di guerra si indica di solito la lotta armata contro l’oppressore. Ma durante il periodo nazista, «resistenza» ha assunto il significato di qualsiasi tentativo deliberato di opposizione al regime nazista, per mezzo di atteggiamenti, posizioni e comportamenti.
In questo periodo, la «resistenza spirituale» dei testimoni di Geova incluse il rifiuto di compiere atti di culto o attività culturali. Il solo conservare la volontà di vivere era un atto di resistenza. Nei campi di concentramento lottavano per sopravvivere psicologicamente e fisicamente. Reti clandestine di reciproco soccorso aiutavano a procurare ciò che serviva per sostenersi.