Uno scritto che “prende” per la profondità della cronaca, scritto con dovizia di particolari, mai superficiale e raccontata non da un teologo di professione ma da un giornalista.
Un racconto che incuriosisce. Un incontro in incognito tra due discepoli e uno sconosciuto viandante, loro compagno di viaggio, di un tragitto poco più di 11 chilometri di distanza tra questo piccolo villaggio e la Città di duplice pace, peraltro sconvolta in quei giorni da avvenimenti tanto straordinari quanto tragici.