Eppure la vulnerabilità è per certi versi preferibile all’eccessiva sicurezza di sé.
Nonostante l’uomo tenda a respingere l’idea di essere vulnerabile, per comprendere certi aspetti della natura umana, bisogna accettare le imperfezioni, anziché vergognarsene. La vulnerabilità ci fa sentire umanamente vivi. Quali aspetti rendono vulnerabili i cristiani?
Sono diversi, ad esempio: la solitudine perché porta ad accettare l’amicizia di chiunque; rilassarsi e abbassare la guardia in campo morale; sentirsi inutili e insignificanti; vivere una vita disorganizzata; perdere la fiducia in Geova; soffrire di problemi fisici ed emotivi; essere umiliati e trattati senza dignità e rispetto; un vuoto emotivo matrimoniale. Tutti sono vulnerabili nella fede, nessuno escluso. Nemmeno in congregazione.