«Ho tentato per tutta la vita di dipingere un sorriso» ripeteva Francis Bacon, il pittore dei volti indefiniti, scomposti, appena riconoscibili.
Sembra strano, ma molti cristiani sono incapaci di provare gioia. Il loro viso è deforme come le figure di Bacon. La felicità si esprime esteriormente, la gioia invece è un sentimento di pienezza interiore. E’ una sensazione intima di benessere non urlata. E’ un istante di Dio. Essa non dipende dall’approvazione degli altri o dal successo delle proprie capacità. Molte persone di successo non sono gioiose, mentre persone mai applaudite sul palcoscenico della vita provano una gioia indescrivibile. Essi non hanno bisogno di grandi cose per gioire, bastano semplici piccolezze che molti prendono per scontato o non ci fanno più caso al loro significato e alla loro bellezza. La gioia ha il potere di effondersi e di contagiare. Non chiude gli occhi alla sofferenza e al dolore ma vive nel dolore, perché senza dolore non c’è gioia. La gioia più grande è quella di donare gioia.