Giunto al termine della sua vita, solo come sempre è stato, s’incammina dalle pianure desertiche di Moab per salire al monte Nebo. Di fronte alla terra promessa, che ha rincorso per tutta la vita, tace, non perché sia privo di forze, non grida il suo dolore come Giobbe, non chiama Dio in giudizio, non rivendica la sua fedeltà.
Non ha tre amici intorno che pretendono di confortarlo senza esserne all’altezza. Ha di fronte a sé un destino che ha rincorso per tutta la vita: la terra promessa.