«Quando vieni, porta il mantello che lasciai a Troas presso Carpo, e i rotoli (nota in calce: “libri”), specialmente le pergamene». – 2 Timoteo 4:13
Paolo possedeva personalmente diversi scritti, in particolare copie delle Scritture Ebraiche. Paolo era un apostolo che leggeva molto e attentamente. Non era un predicatore che improvvisava i suoi discorsi. Nonostante si trovasse in prigione a Roma e avesse predicato in tanti posti il messaggio di Gesù, vuole ancora i libri.
Questa sua passione non era mai venuta meno. Le sue straordinarie esperienze, che già di per sé formano un libro, non gli bastavano. Libri, pergamene, rotoli e ancora libri! Gli servivano per edificarsi. Timoteo ricevette il comando di Paolo di portargli il mantello, i libri e le pergamene, quando si trovava a Efeso, distante da Roma circa 1.600 chilometri e doveva arrivare prima dell’inverno (2 Tim 4:21).