Chi gestisce un sito, anche non professionale, è responsabile dei commenti dei lettori. Rischia una condanna per diffamazione. È quanto stabilisce per la prima volta la Corte di Cassazione.
Secondo quanto riportato da Repubblica.it, in primo grado il gestore è stato assolto, in secondo grado condannato e ora la Cassazione conferma: dovrà pagare 60 mila euro per “concorso in diffamazione”.
Con questo orientamento da parte della Cassazione, il rischio di gestire un sito con relativi commenti è molto alto. Il gestore prima di pubblicare un commento dovrebbe chiedersi se sia diffamatorio o no.
I gestori dei siti e i loro utenti sono avvisati.
(leggi l’articolo su Repubblica.it)