Chi era quest’uomo da fare indignare di brutto l’apostolo Giovanni che lo definì ambizioso, irrispettoso, malevolo e oppositore dei cristiani ospitali? (3 Giovanni 9,10)
Si chiamava Diotrefe e aveva la sindrome del primo posto. Era un esaltato che mostrava disprezzo per l’autorità nella congregazione. Un uomo accecato dal potere che disassociava i fratelli per la loro ospitalità.
Sfruttava la sua forte personalità in maniera presuntuosa, facendosi paladino di libertà e di indipendenza dall’autorità. Il suo modo di parlare malevolo non edificava, anzi abbatteva. Soffriva terribilmente l’autorità di Giovanni, l’ultimo rappresentante sulla terra degli apostoli.
IL POTERE PIU’ GRANDE È QUELLO DELL’AMORE
Questo esempio negativo illustra bene l’influenza divisiva che possono avere nella congregazione le persone ambiziose e arroganti. Si tratta di individui che ce l’hanno a morte con chi ha autorità nelle congregazioni. Molti di questi personaggi sbavano nei siti web.
Come Diotrefe soffrono la sindrome del potere. Criticano in maniera esacerbata i “capi” dei Testimoni di Geova perché vorrebbero sostituirsi a loro.
Questi leaderini del web come conciliano le parole di Paolo riportate in 2 Timoteo 2:24, 25 “di non contendere, di mantenersi a freno nel male, di istruire altri con mitezza e gentilezza”? Ma siete così ingenui da andare dietro a tutti coloro che sui social soffrono della sindrome di Diotrefe?