È normale che chi appartiene a un gruppo e si riconosce in uno status di valori, credenze e progettualità condivise critichi forme particolari di aggregazione e di insegnamento?
O si appartiene in tutto e per tutto ai testimoni di Geova oppure è ragionevole che non si appartenga. Che senso ha stare in un gruppo religioso (cattolico, protestante, evangelico, ortodosso) e starci male o non condividere le modalità direttive e quant’altro?