Incredulità di san Tommaso, Andrea del Verrocchio, Firenze
Non permettete che i dubbi altrui distruggano la vostra fede in Geova
Incredulità di san Tommaso, Andrea del Verrocchio, Firenze
Non permettete che i dubbi altrui distruggano la vostra fede in Geova
Può la fede in Dio proteggerci in questi tempi tumultuosi?
Che la fede e la spiritualità siano considerati due importanti fattori di protezione nella vita è ormai un fatto assodato, certificato da studi e ricerche che hanno evidenziato una relazione tra le cose spirituali e la resistenza ai problemi esistenziali e pandemici, come nel caso della diffusione del virus Covid-19.
Secondo il cardinale Biffi, il vero problema dei cattolici non è costituito dai credenti non praticanti, quanto dai praticanti non credenti. Molti che si professano cattolici non credono in dottrine importanti insegnate dalla Chiesa. Dichiararsi cristiani non suppone una fede consapevole dai contenuti evidenti.
Si diventa cristiani dopo un’accurata indagine sulle proprie credenze e sull’insegnamento di Cristo. Un credo che influisce sulla propria vita in maniera radicale. Molti credenti e non, sono stati sedotti da falsi ragionamenti e da dubbi che hanno inciso profondamente nella loro vita.
Le parole che danno il titolo a questo articolo sono tratte da una poesia, La Pietà, scritta da Giuseppe Ungaretti per descrivere il suo stato d’animo prima del ritorno alla fede cristiana. Un ritorno frutto di un lungo processo interiore.
Lo stato d’animo del poeta presenta similitudini, pur se lontanamente, con quello che in genere provano alcuni nostri fratelli in fede. Questi fratelli vorrebbero andarsene dalla congregazione, diventare lontani, trovare quella pace che secondo loro non provano più da tempo. Desiderano giungere in un posto lontano dove si ascolta l’uomo che è solo con sé.