«Dammi la parte che mi spetta»
Il figlio minore reclama il diritto a ricevere subito la parte dell’eredità che gli spetta schierandosi apertamente contro la Legge ebraica che imponeva che l’eredità potesse essere divisa solo dopo la morte del padre. La sua domanda è fin troppo esplicita e la sua forma è imperativa:
«Dammi!». E’ una pretesa che non rispetta l’autorità del padre e preclude ogni forma di dialogo. E lui non si appella alla legge per rivendicare un suo diritto, concede al figlio parte della sua eredità pur essendo ancora in vita. La Legge prevedeva che un figlio ostinato e ribelle fosse lapidato. (Deut. 21:15-21)